2018 – Industria senza Industria

Può esistere l’industria senza industria?

Sembra un semplice gioco di parole, ma dietro questa domanda si celano dubbi e timori di ogni imprenditore che ogni giorno si impegna nell’impresa di creare e mantenere sviluppo, occupazione, reddito e futuro per la propria comunità garantendo la tutela del territorio.

Quindi “Industria senza industria” esprime un ossimoro che racconta:

l’esigenza, la volontà, il sogno di coniugare un mondo “pulito” con il soddisfacimento dei bisogni dell’uomo contemporaneo;

le trasformazioni in atto: da materiale ad immateriale, da analogico a digitale, da fisico a virtuale, da grande a piccolo, da visibile ad invisibile;

la sostituzione degli operai con i robot, dei colletti bianchi con i bot;

i nuovi modelli di partecipazione sociale e di sudditanza dalle grandi corporate internazionali.

Pertanto “industria senza industria” può essere declinata anche in “agricoltura senza agricoltura”, “democrazia senza autodeterminazione”, “impresa senza fattori della produzione”; dove il “senza” esprime il vuoto che nuovi attori, nuovi intermediari stanno occupando mettendo in crisi le rendite di posizione e dando vita ai mercati nuovi.

La trasformazione dei processi produttivi, grazie all’automazione e digitalizzazione, ha ridimensionato pesantemente il ruolo del lavoratore nella catena produttiva (anche nei servizi) mettendone in discussione la centralità del lavoro, creando i presupposti per un nuovo paradigma di industria.

Probabilmente questa trasformazione può spiegare la crescente crisi occupazionale oramai diventata una costante del nostro modello di sviluppo.

L’idea che i lavori persi siano recuperati nei settori ad alta tecnologia che producono l’innovazione necessaria per creare la cosiddetta Industria 4.0, semplicemente non regge. L’occupazione indotta da questi nuovi attori è solo una frazione di quella persa, quindi il bilancio è chiaramente negativo. Inoltre i profili dei lavori richiesti  sono decisamente diversi da quelli dei lavori persi e quindi si crea uno squilibrio tra domanda e offerta di lavoro: chi perde il lavoro farà sempre più “fatica” a reimpiegarsi.

Questi trend avvengono in tutti i contesti produttivi, anche quelli che si pensava più protetti.

La produzione di notizie da parte della Router è aumentata di 10 volte con l’adozione di sistemi informatici in grado di interpretare le notizie e costruire automaticamente articoli giornalistici. Serviranno meno giornalisti?

Uber sta uccidendo il concetto di taxista, ognuno può diventare imprenditore e offrire servizi di mobilità urbana, basta disporre di un’auto e di una App sullo smartphone.

Ma ancora più radicale è la trasformazione che arriva dalla guida senza pilota. Auto e mezzi pesanti che sono in grado di viaggiare senza un autista sono già una realtà. In California ogni giorno viaggiano per le strade camion e auto guidati da computer. Il centro ricerche della Ford ha dichiarato che questa tecnologia non solo distruggerà il lavoro degli autisti, che solo negli USA dà lavoro ad oltre un milione di persone, ma anche l’industria automobilistica nel suo complesso. Infatti grazie alla guida senza autista e a software di ottimizzazione dei percorsi saranno implementati nuovi modelli di sharing (condivisione) che nel giro di 50 anni determineranno una riduzione del 90% dei mezzi in circolazione.

Ma una rivoluzione di questo tipo porta a ricadute in altri settori: se un’auto senza autista provoca un incidente la colpa di chi è? E le assicurazioni come si adegueranno? Come cambieranno le norme sulla responsabilità civile e penale? La Risoluzione del Parlamento europeo del 16 febbraio 2017 recante raccomandazioni alla Commissione concernenti norme di diritto civile sulla robotica (2015/2103(INL), che suggerisce di adottare le Leggi della Robotica di Asimov, dimostra l’attualità del tema.

Un mondo di sicuro diverso costruito su nuovi paradigmi difficili da immaginare attraverso le lenti del passato.

Alla luce di tali trasformazioni l’imprenditore di domani quali competenze dovrà possedere?

Colloquiando su questi temi durante i Colloqui racconteremo storie, costruiremo nuove visioni, incontreremo nuovi amici.

Programma

I PreColloqui (giovedì pomeriggio) ci introducono al tema di quest’anno con la visita alle Officine Tamborrino della Scaff System alla scoperta di un esempio di impresa familiare che ha coniugato creatività, innovazione e Made in Italy per potersi affermare sul mercato e sul suo territorio di riferimento. A completare la giornata la visita ad Ostuni alla mostra Picasso in Puglia, un artista che è stato un profondo innovatore nel mondo della pittura. Seguirà una cena informale con i relatori.

I colloqui si aprono (venerdì 1 giugno) con la presentazione di Antonio Messeni Petruzzelli che ci introduce alla storia dell’innovazione e ai possibili scenari in evoluzione nei prossimi anni.

Nicola Intini e Corrado La Forgia ci presentano il punto di vista di due manager di imprese che operano in un settore molto competitivo dell’industria manifatturiera. Ci introdurranno alla Fabbrica Connessa coniugando la visione internazionale tipica di una multinazionale con il modello produttivo italiano basato su PMI. Nella loro analisi saranno affrontati gli impatti sociali del processo di trasformazione dell’industria.

Con Emma Shu metteremo a confronto l’iniziativa europea Industria 4.0 con l’equivalente China Manufacturing 2025 e analizzeremo in che modo la Cina sta cercando di coniugare sviluppo economico con tutela dell’ambiente e sostenibilità.

Con Raffaele Ventura parleremo di disagio, di Classe Disagiata, quella dei giovani, ma anche di tutti quelli che pensavano che il loro mondo fosse per sempre. Cercheremo di capire quale sia la relazione tra i modelli economici dominanti e i fenomeni sociali in atto. Che fine hanno fatto il lavoro e la crescita?

Giulia Paciello ci racconterà la sua storia d’impresa sociale nel progettare ed organizzare percorsi formativi per l’utilizzo creativo delle tecnologie digitali nello spazio urbano per lo sviluppo della creatività digitale nei bambini e ragazzi.  

Roberto Massa racconterà una storia d’impresa: ci confronteremo su come la digitalizzazione e la trasformazione della catena del valore può aprire nuove opportunità di business globale a piccole aziende localizzate sul territorio nazionale. Una sensibilità ed attenzione all’innovazione che va mantenuta viva nel tempo perché nulla è acquisito per sempre.

Con Maurizio Pimpinella e Marco Morganti affrontiamo il tema della trasformazione radicale che sta coinvolgendo il mondo della finanza e delle Banche, proveremo a capire se sia possibile ipotizzare un futuro dove la Finanza faccia a meno delle Banche. Ma anche come le imprese del futuro dovranno e potranno relazionarsi con il denaro.

Pre “Colloqui”

15,00/19,00

Colloquiare con il territorio*

Alla scoperta del territorio e degli attori che operano coerentemente con i temi dei Colloqui di Martina.

20,00/21,00

Colloquiare cenando*

A cena con i relatori dei Colloqui di Martina Franca.

“Colloqui”

Le sessioni si terranno in Italiano ed Inglese. E’ fornito il servizio di interpretariato simultaneo.

08,00/09,00

Registrazione

Palazzo Ducale – Atrio

09,00/13,30

Sessione Mattutina

Palazzo Ducale: Biblioteca

Apertura lavori e presentazione relatori

Interventi dei relatori.

13,30/14,30

Colloquiare pranzando

Palazzo Ducale: Sala degli Uccelli

14,30/15,30

Colloquiare ammirando

Palazzo Ducale: Sale Nobili (visita virtuale)

15,30/19,00

Sessione Pomeridiana

Palazzo Ducale: Biblioteca

Interventi dei relatori:

20,00/22,00

Colloquiare Cenando*

A cena con i Presidi Slow Food

Post “Colloqui”

09,00/13,30

Sessione Mattutina

Palazzo Ducale: Biblioteca

Interventi dei relatori:

Tavola rotonda con i relatori con domande dai partecipanti

Conclusioni e chiusura lavori:

Daniel Dahm

Vito Albino

A completare il programma i “fuoriprogramma” dei social clown che sintetizzano i temi discussi durante i colloqui con un loro personalissimo stile narrativo.

13,30/14,30

Colloquiare pranzando

Palazzo Ducale: Sala degli Uccelli

16,00/18,30

Visita guidata alla mostra “Picasso in Puglia”

18,45/20,00

Concerto a cura della Fondazione Paolo Grassi

Ex Convento di San Domenico

Il concerto è organizzato dalla Fondazione Grassi che organizza il Festival della Valle d’Itria, un evento che ormai ha una valenza internazionale e che rappresenta un pezzo importante della Cultura del Territorio di Martina Franca.

Speakers

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Nicola Intini

Ingegnere, AD e Direttore dello stabilimento Gruppo Bosch di Brembate (BG), azienda che produce utensili per demolitori elettrici. Co-Autore del libro ‘La Fabbrica Connessa – La manifattura italiana (attra)verso Industria 4.0”.

corradolaforgia

Corrado la Forgia

Ingegnere, AD e Direttore Industriale nella sede Bosch di Crema (produzione di componenti per Automotive). Co-Autore del libro ‘La Fabbrica Connessa – La manifattura italiana (attra)verso Industria 4.0”.

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Marco Morganti

Laureato in Filologia Rinascimentale, Amministratore Delegato di Banca Prossima, del Gruppo Intesa Sanpaolo, che opera nel terzo settore. Membro del GECES, ha rappresentato l’Italia nel gruppo Impatto della Finanza del G8.

shu

Emma Shu

Manager Italia di Oppein home inc, la più grande società del settore arredamento in Asia. Ha collaborato con Ice in Cina per l’organizzazione di eventi, attualmente lavora con il consolato italiano a Chonqing per attrarre investimenti in Italia. Membro dell’associazione imprenditori cinesi del Veneto.

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Raffaele Alberto Ventura

Laureato in filosofia. Si occupa di marketing presso una casa editrice di Parigi, scrive sulla stampa culturale italiana come Linus, Pagina99, Rivista Studio, Internazionale. Autore del libro Teoria della classe disagiata.

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Roberto Massa

Socio e team manager del Gruppo Massa, presente a Martina Franca con sei Boutique fisiche di moda da oltre 30 anni. Nel 2008 dà avvio al progetto e-commerce Massaboutique.com, con l’obiettivo di portare online l’esperienza del “luxury retailer”.  Ricopre attualmente anche la carica di Presidente Confcommercio Martina Franca.

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Giulia Paciello

Progettista culturale e project&event manager, Giulia Paciello è co-fondatrice e direttore creativo di KIDSBIT – PLAYING CONTEMPORARY, piattaforma per bambini e famiglie dedicata all’uso creativo delle nuove tecnologie. È Presidente di DENSA Cooperativa Sociale attiva nella diffusione di nuovi modelli formativi focalizzati sullo sviluppo di competenze creative, digitali e di comunicazione.

petruzzelli

Antonio Messeni Petruzzelli

Professore di Gestione dell’Innovazione presso il Politecnico di Bari, e insegna anche presso l’IESE Business School (Barcellona, Spagna), è distinguished visiting scholar presso la Beijin Normal University (Beijing, Cina) e affiliated professor presso la Paris School of Business (Parigi, Francia). Le sue ricerche sono state premiate con il Nokia Siemens Network Award in Technology Management for Innovation into the Future.

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Maurizio Pimpinella

È docente sui sistemi di pagamento elettronici, Presidente dell’A.P.S.P per la promozione dell’utilizzo della moneta elettronica, Direttore del Centro di Ricerca Nuove Tecnologie e Processi di Pagamento.