Per costruire un futuro migliore ci serve un’utopia. Un’utopia sostenibile. È la via maestra che Enrico Giovannini indica per il raggiungimento entro il 2030 degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’ONU. Fame, salute, acqua, povertà, energia, infrastrutture, occupazione, disuguaglianze, clima, pace, istruzione sono questioni che si affrontano solo con un pensiero integrato e il concorso di forze politiche, economiche e sociali.
Continuare a pensare e ad agire come nel passato vuol dire far precipitare il nostro mondo in una profonda crisi ambientale, economica, sociale. È richiesto l’impegno di tutti e un profondo cambiamento del modo in cui leggiamo e affrontiamo i problemi che ci circondano.
Ci siamo confrontati con il professore Giovannini durante la presentazione del suo libro davanti ad oltre un centinaio di persone interessate a questi temi.
Un elemento che è emerso con forza è l’urgenza di attivare nuovi processi rispettosi dell’ambiente e dell’uomo che possano sostenere uno sviluppo sul lungo periodo. L’urgenza si accompagna alla necessità di prepararci a “tempeste” che arriveranno sempre più frequenti e intense.

 

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